La deterrenza ha particolare importanza in ambito militare. Essa consiste nel potere di distogliere da un’azione dannosa per timore di una punizione o di una rappresaglia. Essa comporta quindi, anche in tempo di pace, la predisposizione di misure credibili volte a controbattere efficacemente l’avversario in caso di attacco (deterrenza punitiva) o a impedire il conseguimento di alcuni suoi obiettivi (deterrenza per negazione). In altre parole si tratta di una dimostrazione di forza, volta a scoraggiare il nemico, (così come il gorilla si batte il petto per allontanare eventuali aggressori/intrusi dal suo habitat). Il principio trova la sua validità finché le parti mantengono un comportamento “razionale”, basato sul calcolo costi-benefici, in modo che i rispettivi potenziali militari rimangano sotto il reciproco controllo. A consolidare la deterrenza concorrono anche gli scopi che i contendenti si prefiggono. Infatti, nel caso in cui l’interesse di una parte nel raggiungere un determinato obiettivo sia superiore a quello di un’altra, la deterrenza basata sulla supremazia dei mezzi può anche non bastare. Ad avvalorare questa tesi basta considerare, tra tanti esempi, la guerra nel Vietnam. In tale conflitto il potenziale statunitense era enorme rispetto a quello dei vietnamiti. Ma ciò non portò la grande potenza al successo, in quanto le azioni poste in atto dai vietcong, per difendere il proprio Paese dall’occupazione, determinarono a lungo andare il ritiro delle forze statunitensi.

Di renzopeg01
Renzo Pegoraro è nato a Verona, nel dopoguerra. Dopo gli studi superiori, ha frequentato l’Accademia Militare di Modena e i successivi corsi di perfezionamento presso le scuole della Difesa. Laureato in “Scienze internazionali e diplomatiche”, e in "Scienze strategiche" conosce le lingue inglese, francese e portoghese. Quale Ufficiale degli Alpini ha ricoperto numerosi incarichi in Italia e all’estero, in ambito diplomatico, NATO e statunitense. Durante il servizio ha rivestito il grado di Generale ed è stato insignito dell’onorificenza di Cavaliere della Repubblica, di Medaglia Mauriziana e di Croce d’oro per anzianità di servizio. È autore del libro “Frammenti di pace, da Sarajevo a Pristina”, del romanzo “L’alba di una nuova vita”, del saggio “Europa e Balcani occidentali”, della biografia “Una vita spesa per gli ultimi”, del romanzo "il miraggio della libertà", di articoli su pubblicazioni e su giornali locali. Fornisce il suo contributo ad alcuni siti e blog che riguardano aspetti della storia contemporanea, la strategia politica e militare e la cooperazione civile e religiosa.